Pandemia, restrizioni e nuove consapevolezze sociali, tuttavia non hanno spento l’interesse verso Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, e prova n’è il successo di pubblico della mostra roveretana che ha esposto al Mart Il Seppellimento di Santa Lucia per i pochi giorni che le limitazioni le hanno concesso. La Natività con i Santi Lorenzo e Francesco d’Assisi, dipinta per l’Oratorio di San Lorenzo a Palermo, la “storia semplice” della sua scomparsa e le più diverse e anche fantasiose ricostruzioni circa la sua sorte, molte delle quali – va detto – si sono perse nei rigagnoli di questo mezzo secolo, restano al centro dell’attività investigativa dei Carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale, «pratica 799», e dell’FBI che dal 2005, anno della sua creazione, ha inserito la tela nella Top Ten Art Crimes. La Natività è ormai ben lontana dall’apparire «come il “parente povero”, quasi obliato», come ebbe a scrivere Filippo Meli, rettore di San Lorenzo, a proposito della milanese Mostra del Caravaggio e dei caravaggeschi del 1951.