Hanno detto del dipinto
La Natività nelle parole degli storici dell'arte e massimi studiosi di Caravaggio
Le trascrizioni integrali delle voci che seguono, assieme ad altre ancora, sono contenute nel volume di Michele Cuppone Caravaggio, la Natività di Palermo. Nascita e scomparsa di un capolavoro (Campisano Editore, 2023).
Claudio Strinati: … prima dell’omicidio Tomassoni, Caravaggio esegue anche la sublime e dolente Adorazione del Bambino già nell’Oratorio di S. Lorenzo a Palermo … in un contesto che sembrerebbe ancora risentire delle sue oscillazioni sulla scelta naturalistica radicale.
Richard E. Spear: … la Natività non veniva incontro subito a ciò che uno si aspetta da un dipinto del 1609. Possiamo solo sperare che la Natività riapparirà, così che si possa studiarla in modo diverso alla luce dei documenti analizzati da Michele Cuppone.
Vittorio Sgarbi: Alfred Moir, seguito da Maurizio Calvesi, arretra l’esecuzione del capolavoro al tempo d’oro di Caravaggio, a Roma nel 1600 … L’ipotesi è confermata, al di là dello stile e delle caratteristiche tecniche della tela, più vicini ai quadri dipinti a Roma che non a quelli siciliani di Siracusa e Messina, dagli approfondimenti convincenti di Michele Cuppone.
Alessandro Zuccari: … nell’aprile del medesimo anno giubilare [1600], in merito a una pala commissionatagli dal senese Fabio Nuti, recentemente identificata con la perduta Natività di Palermo, fu richiesto a Caravaggio di attenersi allo «sbozzo», termine che sembra indicare non un progetto grafico, ma un bozzetto dipinto, il cui uso era già ricorrente.
Keith Christiansen: La Natività con i santi Lorenzo e Francesco è stata spesso, ma di certo a torto, considerata il dipinto pressoché contemporanea all’Adorazione dei pastori … Concordo con un certo numero di studiosi che la pittura debba datarsi al periodo romano di Caravaggio.
Nicola Spinosa: In realtà, contrariamente a quanto si è sempre creduto, il dipinto … non fu realizzato a Palermo … In verità ormai è accertato che Caravaggio … ha dipinto quest’opera a Roma. Questo è un passaggio molto importante.
Sybille Ebert-Schifferer: … nel novembre 1600, Caravaggio riscosse nel Palazzo del Monte il pagamento finale per il quadro, che è stato recentemente identificato in modo convincente con la Natività di Cristo, rubato a Palermo nel 1969.
Rossella Vodret: Secondo la testimonianza di Baglione si spostò poi a Palermo dove fece «alcune cose». L’unico dipinto rimasto nella città sarebbe la Natività trafugata nel 1969, un’opera apparentemente anomala nell’iter stilistico dell’ultimo Caravaggio, che secondo alcuni sarebbe in realtà stata dipinta a Roma e inviata a Palermo nei primi anni del Seicento.
Maurizio Calvesi: … il quadro palermitano ha sempre lasciato sconcertati gli studiosi per la sua scarsa aderenza ai modi del Caravaggio tardo, di cui non condivide assolutamente né la potenziale drammaticità né il fermento stilistico. La sua collocazione all’anno 1600 risulterebbe senz’altro più convincente che non quella, tradizionale, al 1609.